December 18, 2024

True Orthodox Diocese of Western Europe

Russian True Orthodox Church (RTOC)

Enciclica pasquale 2023 della diocesi di Pallini e dell’Europa occidentale


Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza.
– Osea 6:2

 Nel brano sopra citato, Osea, Profeta dell’Antico Testamento, ci ha spiegato in precedenza la santa risurrezione che avrebbe avuto luogo: Dopo due giorni, mentre nostro Signore era nel sepolcro, ci ha risuscitati;  chiamando tutti i morti al suo Regno.  E il terzo giorno ci ha risuscitati;  quelli nell’Ade – e attraverso il rovesciamento dell’Ade e la salda promessa – anche tutti noi.  “e si tengano pronti per il terzo giorno, perché nel terzo giorno il Signore scenderà sul monte Sinai, alla vista di tutto il popolo” (Esodo 19:11).  “Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nell’accampamento fu scosso da tremore.” (Esodo 19  :16).  È in questo benedetto terzo giorno, quando le nostre Chiese sono intensamente illuminate dalla luce della Risurrezione, che tutti tremiamo per la gioia della Santissima Risurrezione.
 Cristo ha riportato la nostra vittoria, assumendo la nostra stessa natura senza perdere in alcun modo la sua divinità.  Come spiega San Giovanni di Damasco, “Ecco perché è avvenuta l’incarnazione di Dio Verbo: perché la nostra natura che ha peccato, è caduta e si è corrotta, vinca il tiranno e sia così liberata”.  Questo è ciò che festeggiamo con gioia in questi giorni.
 E perché non ci è stato conferito il corpo risorto fin dal primo giorno che Cristo è risorto?  In primo luogo, perché tutti abbiamo peccato mentre eravamo in questa carne decaduta e tutti i nostri corpi hanno il debito comune.  E in secondo luogo, affinché nessuno erediti l’orgoglio del primo caduto che ha dimenticato che il suo stato eterno era un dono di Dio.
 Ce lo istruisce sant’Ireneo di Lione, dicendo: «Il Signore, … accogliendo nel suo seno gli antichi padri, li ha rigenerati nella vita di Dio, essendosi fatto egli stesso il principio di coloro che vivono, come Adamo divenne il  inizio di quelli che muoiono”.  In questa Santa Festa, siamo stati trasformati dalla nostra eredità di corruzione attraverso Adamo nella nostra eredità della vita di Dio.  Dobbiamo cercare qualche miracolo oltre a questo?  L’apostolo Paolo scrivendo ai Corinzi dice: “È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità” (1 Corinzi 15:53).  Ogni anima, quindi, in ragione della sua nascita, ha la sua natura in Adamo finché non rinasce in Cristo.  Oggi, carissimi in Cristo fedeli, ci rallegriamo in questo scambio della nostra corruzione con l’incorruttibilità attraverso la santa risurrezione di Cristo.
 Quale festa ci può essere più cara, santa o vicina di questa festa della Risurrezione?  Cristo ci ha dato la vittoria sul più grande tiranno;  morte e corruzione.  Quale altro tiranno può farci del male?  Cristo, nel Santo Vangelo, ci dice: “Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.” (Giovanni 15:11).  Oggi, tutti noi siamo partecipi di questa gioia insormontabile;  la gioia della risurrezione di Cristo, la gioia della nostra rigenerazione.


 Intercedendo affinché la tua gioia sia piena e ti elevi al di sopra dei tempi con tutte le loro divisioni e passioni,
 Con amore nel nostro Cristo Risorto dai morti,


 + Filareto,
 Vescovo di Pallini e dell’Europa occidentale

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